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mercoledì 7 maggio 2014

La brutta ideale

A me sembra chiaro che non dev’essere tutto chiaro. Insomma non dobbiamo trascurare il fascino di ciò che è oscuro. E’ la storia del bene, che fa la sua ottima figura perché lo confrontiamo al male. Lo conferma la simpatia della quale ci inebriamo soprattutto dopo aver conosciuto l’antipatia.
Che poi ci dobbiamo aggiungere che è tutto soggettivo. Può essere che uno trovi perfetto quello che io vedo imperfetto. Oppure scopriamo di amare tutti l’imperfezione perché è meno noiosamente perfetta.
Non è solo dritto e rovescio, pro e contro, positivo e negativo. I piani sono mutevoli, talvolta bizzarri. Oppure siamo noi a poter fare di necessità virtù. O di casualità occasione. Ecco che pure la bruttezza è necessaria, qualche volta auspicabile e appagante. Non è sempre comodo vivere con la bellezza. Anzi.  
‘Io penso che l’ideale sia una brutta che ti piace. E che ci vuole a farsi piacere una bella? Quella brutta invece agli altri non gli piace, ma te ti piace. E nemmeno ti sembra brutta perché sennò…non ti piace. L’ideale ideale però è quando trovi una brutta che ti piace, che tu gli piaci. Perché sennò, se a quella brutta non gli piaci, ti conviene che ti piace una bella, se si tratta di non piacere’.

Chi è quel genio che ha detto che chi si accontenta gode?

5 commenti:

  1. la bellezza nasce da dentro di noi........e puoi piacere ad una bella o una brutta.....ma soltanto ascoltando noi stessi e il nostro cuore saprai chi veramente puoi piacere...un bacio.......

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  2. il brutto è una convenzione..il bello è un'emozione..
    l'estetica ha diverse forme..un'artista questo lo sa molto bene..

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  3. brava, Fiorenza, mi piace questo concetto!

    Un bacio a te
    un bacio a Francesca

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  4. E tu mi piaci! .... Sempre e comunque ;-)

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  5. Ciò che ti comunica una persona è a livello emozionale; è un insieme di fattori in cui l'estetica ha solo una parte. Se si guarda solo con gli occhi ci si perde un intero universo.

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