Che
poi non è che dobbiamo inventarci qualche difetto a tutti i costi, fare culo e
camicia con le deficienze, tatuarci di nei per mostrare quanto belli imperfetti
siamo, sia chiaro.
Si
tratta, invece, di far virtù delle pecche-caratteristiche. Prendere spunto,
misurarsi, far leva, scovare il lato positivo, averne la giusta cura, dare
dignità alla personalità. Ecchecazzo, dare alla carenza o tara un percorso
originale, significativo, soddisfacente. Perché in verità ci vuole più coraggio
a essere noiosamente omologati a qualcosa o a qualcuno che a essere serenamente
se stessi.
...Sarà che a me piace, la parte imperfetta.
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