Che
con un po’ di musica i pensieri, i versi, le storie trovano compagnie,
percorsi, piaceri. Un’armonia. Una ‘composizione’.
Un
ritmo, magari ruvido -oppure gentile- significa, trasmette, chiarisce, graffia,
abbraccia.
Ballano
idee, desideri, sogni e note. E insieme prendono una piega e mille pieghe, si
accomodano, si amplificano. Non sappiamo neanche dove possono andare a finire…
Vero. Non dedico molto tempo a me stessa, tra lavoro, accudimenti vari e figli che, seppur cresciuti, hanno ancora un "leitmotiv" con me ...
RispondiEliminae allora, da un po' di anni a questa parte, mi sono inventata la "passeggiata del ritorno dal lavoro". E' il mio tempo. E' il mio ristoro.
La scusa superficiale è che non è il caso di passare dalle stanze dell'ufficio alle stanze di casa.
La verità vera è che quella passeggiata lungo il fiume Bisagno mi serve per raccogliere i pensieri, sognare, programmare un viaggio, ricordare un amico che magari non c'è più.
Che c'entra con il tuo post?
C'entra perchè quel percorso lo faccio con l'IPod, posizionato su scelta casuale, che spesso diventa causale perchè è proprio una canzone a scatenare pensieri, ricordi, emozioni.
E quel percorso di una quarantina di minuti diventa la "mia" giornata. E non mi fermano dal farla pioggia, vento, neve, gente a cena ;)
Sai cosa c'è di bello su questo blog? la sintonia con tanti miei pensieri che a volte restano inespressi, perchè si va tanto di fretta, come se scappasse qualcosa.
A me invece piace andare slow (nel senso di tendente a privilegiare ritmi e stili di vita più lenti e tradizionali, nella ricerca della soddisfazione dei propri bisogni, rispetto a quelli imposti dalle moderne società).
E la musica concilia questa mia naturale tendenza.
... poi ci sono volte che un bel ritmo rock mi riconcilia con la mia parte folle ;) ...
Sono molto d'accordo, Ilde. La musica concilia. E talvolta è lei che ci fa 'scegliere' e inseguire un pensiero. Ce lo sussurra all'orecchio o ce lo fa vibrare forte in tutto il corpo.
RispondiEliminaIo mi sento molto musicale.
Ti confesso che l'idea che questo blog sia un luogo dove riflessioni, sorrisi, parole possano posarsi, distendersi, fluire, prendere il volo, incrociarsi...mi piace. Senza pretesa. Così. Solo per il gusto di un omaggio gentile a noi e al piacere di pensare.
Ciao, il teatro mi aspetta ;)
Già, che stasera sei a Bari ... tanta merda, allora.
RispondiEliminaCarrozzze e cavalli, dame e cavalieri a gogò :)
La mia unica esperienza teatrale, interpretavo San Pietro, è finita in una incontenibile risata che ha spiazzato l'intero palco :). Hanno cominciato a ridere tutti e poi ... beh, lo sai che non ricordo come è andata a finire? Di quella recita parrocchiale, avrò avuto 12/13 anni, ricordo solo la barba che andava su e giù e lo sguardo smarrito della mia amica ...