La battuta è bellissima e mi piace ma...finché parliamo di coscienza in termini di consapevolezza posso pure sentirmi a
mio agio, se scomodiamo il bene e il male, la morale, l’onestà francamente
avverto tutto il pudore della misura. Sono allergico ai sermoni, la filosofia
spicciola poi è proprio urticante. Certo, sposo i buoni propositi, l’impegno,
la correttezza e cerco, questo si, di rispondere alla mia coscienza, al mio
valore di onestà ma non punto troppo il dito e, soprattutto, non salgo in
cattedra. Alla fine sono solo i fatti a contare, di belle parole per riempirci
la bocca non sappiamo che cazzo farcene.
Certo,
se mai, posso sperare sul senso individuale e collettivo del ‘limite’. Possibilmente
non nuocere è già una discreto orientamento, che ne dite?
Su ogni cosa valgono solo i fatti..le parole appunto sono parole e spesso volano via con il vento...ma i fatti quelli restano indelebili.....Non nuocere agli altri dovrebbe essere attuato sempre...ma ahimè non sempre è così. Ma dimmi caro a quando un caffè? :-)
RispondiEliminaMy dear sono in terra lontana...
EliminaE dove sei ? In che luogo magico ?
EliminaPer quanto non faccia fatica ad identificare i "fatti" come unico mezzo misurabile del concreto, indipendentemente dal fare bene/male in rapporto alla propria coscienza verso sè stessi o verso gli altri/o, beh, non riesco proprio a sentire insignificanti e non concrete le "parole".
RispondiEliminaSarò un illuso romantico bigotto ... il resto è tutta un' interazione tra "coscienze". Con la speranza producano qualcosa di buono.
Mario qualche speranza romantica la nutro pure io....sssssttt ;)
EliminaDevo avere..ribadisco..seri problemi ormai irrisolvibili con la tecnologia se ancora non pubblica il mio (ventesimo) commento,. Ci tenevo ad esprimere la mia grande stima a te,Rocco,per il tuo lavoro ed anche per i tuoi post scritti sempre con intelligenza ...modestamente,gentilmente e onestamente pure. E fra queste scelgo la gentilezza..che ti rappresenta bene.Laura
EliminaLaura tranquilla nessun problema tuo. La pubblicazione dei commenti non è immediata, tutto qui. Ma arrivano!
EliminaSaluti gentili
Grazie! sei anche tranquillizzante.Buona giornata.
EliminaGentilmente, modestamente e ora anche onestamente... Questi avverbi di modo sono alcuni dei pilastri della mia vita! E, perche' no, aggiungerei leggermente...nel senso della sana e viva leggerezza nel vivere.
RispondiEliminaTi abbraccio di cuore, Isabella
ma tu sei Isabella quella della perla della settimana!!! In alto a dx sopra la mia foto!!!
EliminaLa leggerezza è il mio cavallo di battaglia
Si Rocco, sono Isabella. Mi fa piacere seguire il tuo blog e le tue riflessioni. E mi regala un sorriso vedere che rispondi ai nostri commenti..
EliminaBuona giornata, Isabella
Rocco, io sono una che s'indigna molto. Certi atteggiamenti scorretti proprio non li sopporto, mi riferisco proprio alla presa di coscienza che manca a coloro che sono responsabili del destino altrui. Coloro che stanno al potere, quando se la passano sta mano sulla coscienza? Rocco, secondo te, sono qualunquista? Sai cos'è? Io sono assistente sociale, vedo troppa sofferenza intorno a me, gente che non ha gli occhi per piangere. Troppa diseguaglianza... onestamente!
RispondiEliminache dirti Rossana, ti capisco cazzo. Certo con il tuo lavoro non è affatto facile non indignarsi...tieni duro e grazie per quello che fai.
EliminaOggi l'onestà è privilegio destinato a pochi,mi fai piacere che hai toccato questi argomenti Rocco.. Come dice Rossana oggi c'è troppa diseguaglianza è troppa indifferenza intorno a noi,la gente soffre nessuno si prende la responsabilità delle proprie azioni, nessuno è veramente onesto oggi giorno da ammettere i propri errori e le proprie responsabilità, ci vorrebbero più persone come te che affrontano argomenti del genere oggi giorno.
RispondiEliminaL'onestà è diventata un carisma mentre dovrebbe essere un principio morale della nostra vita,grazie Rocco
Non nuocere, certo, ma fare anche qualcosa di costruttivo a volte può essere utile. Stare lì, a coltivare solo il proprio orticello è anche sinonimo di indifferenza sociale. Una mia amica, con la quale ho avuto qualche scontro per divergenze caratteriali ha dei seri problemi di salute scoperti da poco. Anche se non andiamo d'accordo caratterialmente siamo amiche, e l'amicizia è come l'amore; imprevedibile e che può attrarre due persone opposte. Poi , mi è giunta questa notizia e mi sono sentita una grande merda, dicendola in parole povere. Perché, ho ripensato a tutte le volte che mi sono scontrata. Ecco, la coscienza è così… va controcorrente. Va contro te stessa, e anche se in quel momento hai fatto ciò che sentivi poi, sopraggiunge quello strano pentimento, e non sai come fare. Tutto dovrebbe essere costruttivo sai… anche quando non ti va giù una persona bisognerebbe pensare a sé stessi e chiedersi.. Perché? Io sono perfetto? Ed evitare di commettere cazzate. Purtroppo siamo umani e facciamo errori che si possono a volte riparare. E pulirsi la coscienza non è così facile come sembra, sai! È un fatto interiore che va sentito, va metabolizzato e, purtroppo, succede quasi sempre quando subentra un fatto negativo. Scusa lo sfogo… la coscienza urla più delle parole troppo spesso! Un grande saluto!
RispondiEliminaNon credo essendo umana di avere la presunzione di una coscienza linda e mai usata ma se parliamo di onesta',posso dire 'di andare a letto la sera e dormire tranquilla "come m'insegnava mio padre.Belli come sempre i pensieri di questa settimana ...riflessioni profonde ,Rocco sei molto meglio dello psicologo .Buon lavoro Teresa
RispondiEliminaProprio ieri sera ho assisisto allo spettacolo teatrale"La scuola" con Silvio Orlando,di cui avevo già più volte visto la versione cinematografica, rimanendo ogni volta colpita dalla scena dello scrutinio finale,di una veridicità che supera quasi il reale.Ecco, quello è il momento in cui, nonostante ci si appelli alle norme,al calcolo delle medie fino allo sfinimento,e si cerchi di superare ogni tipo di individualismo ,appellandosi alla professionalità collegiale,non si può prescindere alla fine da un grande esercizio di coscienza.Il problema è:ammesso che siamo tutti (non oso neanche ipotizzare il contrario!)in buona fede,di fronte alla valutazione di un caso dubbio,quante volte si prende la decisione giusta?E' un momento che odio, di un lavoro che amo tantissimo, perchè so che, inevitabilmente,.ogni anno ci si imbatte nel Gardini di turno,e, a operazioni concluse, un fasidioso ronzio interno mi accompagnerà per un pò di tempo...AmeliaPaola
RispondiEliminaL’onestà , purtroppo, è diventata una qualità che in pochi posseggono, oggi gli onesti sono additati come se fossero appestati perché temuti di potere infettare il futuro.
RispondiEliminaOnestamente Rocco, vorrei che un’epidemia d’onestà colpisse indistintamente tutti senza scampo... Sono stanca di vedere disonestà dappertutto! Mi domando perché non si mette a profitto l’intelligenza per costruire onestamente la propria vita anziché escogitare mezzi per nuocere gli altri? Perché sono in tanti ad avere dimenticato. “ Non fare agli altri quel che non vuoi fosse fatto a te”??? Ci sono ancora tanti punti interrogativi che vorrei diventassero solo punti d’incontro per una soluzione, sono cosciente che sto sforando sull'utopia, ma sono una incurabile sognatrice. Ciao!
"Possibilmente non nuocere è già una discreto orientamento, che ne dite?"
RispondiEliminaNon nuocere al prossimo "Sarebbe Perfetto"...
Ciao Buona Giornata...
Ciao avrei da fsrti una domanda ¡!!!! E fscile vivere come te ?¿
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